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I Forum dei Filarmonici

1) la RAI vuole creare un Concerto di capodanno tutto italiano, in concorrenza con quello di Vienna. Condividete questa scelta?

2) Professione musicista: i conservatori italiani danno delle concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro artistico musicale, o rimangono solo fabbriche per disoccupati? Quali prospettive per i giovani musicisti? Scrivete le vostre impressioni.

3) La morte di Giuseppe Sinopoli.

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I Forum dei Filarmonici
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Haydn e Sinopoli

Da molte parti si sono levate proteste per il fatto che Sinopoli, nella sua tragica scomparsa, non sia stato ricordato e commemorato adeguatamente dai mass-media, vieppiù le notizie sulla sua scomparsa sarebbero state così "generose" solo perché è morto in modo plateale. Alcuni avanzano l'ipotesi che se fosse morto in un letto, la notizia sarebbe stata divulgata in modo ancora più soffuso.


Mi chiedo cosa sarebbe successo (facendo sempre i debiti scongiuri) se al posto di Sinopoli vi fosse stato un altro direttore come Abbado o Muti solo per citare gli italiani. Penso che la notizia avrebbe sicuramente fatto più effetto e sarebbe stata diffusa con maggior calore.


Al di là dell'evento e del dolore umano per una scomparsa di un "giovane direttore", non dobbiamo comunque dimenticare che Sinopoli litigò a suo tempo con tutte le istituzioni italiane, da s. Cecilia al Teatro dell'Opera di Roma trovando poi una sua collocazione all'estero, e forse per questi motivi è stato un poco dimenticato e rimosso dal cuore dei suoi sostenitori italiani. Già, ma quali e quanti? Piaceva veramente al gusto italiano la sua lettura essenziale delle partiture da lui dirette, i suoi fraseggi puntuti e spigolosi, la sua cantabilità sempre un poco discutibile, quella mancanza di leggerezza esecutiva che lo portò per forza di cose poi a concentrarsi sui romantici tedeschi, in fin dei conti terreni più sicuri per il suo sentire musicale?


Forse non a caso l'addio al suo pubblico italiano è stato in fin dei conti senza clamori, ma oserei dire quasi in punta di piedi come avviene in una sinfonia "degli addii" di Haydniana memoria.